Buonasera F, mi chiamo Grazia Minutella e sono una guida ambientale escursionistica. Mi scuso se con questo mio commento entro a gamba tesa nel suo profilo. La sua identità social mi è stata segnalata da colleghi, avrei potuto imbattermici io in ogni momento, grazie agli eventi che pubblica sulle sue escursioni “senza guida”, come le chiama. Lei è di fatto un competitor delle gae come me, che lavoro come libera professionista esclusivamente in qualità di gae. Nel 2013 lo stato italiano ha recepito con una legge la normativa europea sulla liberalizzazione delle professioni come la mia, che ad oggi non solo non rientra fra quelle ordinistiche, ma è sguarnita di qualunque regolamentazione nazionale che ne disegni il profilo formativo. Si capisce bene come la nostra figura professionale fatichi ad affermarsi, e come ancora qualche cliente con cui mi trovo a lavorare mi chieda, mentre camminiamo insieme: “Tu che lavoro fai?”. Non cerco nessuna forma di protezionismo o corporativismo per il mio tanto amato lavoro, mi piace l’idea che sia il mercato a decidere il mio valore di volta in volta, e che a garanzia della mia “serietà” professionale vi sia l’associazione cui sono iscritta; di sicuro non sono seduta, e non potrei permettermelo, sulle – poche – sicurezze acquisite. Non ho conclusioni da trarre rispetto a quanto le ho scritto, faccia lei le sue considerazioni sempre che l’argomento le sia di un qualche interesse. Il mio obiettivo, nello scriverle su un social media, è di portare alla luce un poco la situazione delle gae a quante più persone possibili, interessate a camminare in natura. Non commento la modalità con cui organizza e gestisce le escursioni, di cui qualcosa si intuisce dalle immagini pubblicate: i giudizi li lascio per me. Apprezzo il suo amore per i luoghi, peraltro spesso corrispondenti a quelli da me “esplorati”, e il suo entusiasmo nell’organizzarvi percorsi. Buoni passi.
Un messaggio mai pubblicato
