Venerdì ho accompagnato una prima liceo di Firenze sul Sentierelsa, ma questa volta le guide, in qualche modo, le hanno fatte i ragazzi, alla fine di un percorso durato tutto l’anno scolastico.
Grazie alla lucida ostinazione di alcuni insegnanti, si è deciso di legare l’educazione civica a quella ambientale, in un percorso trasversale che abbracciasse più materie.
Come testo di riferimento si è adottato La Nazione delle Piante di Stefano Mancuso, provocatorio – è già stato detto? – divisivo – già detto? – con scarso supporto probatorio a carattere scientifico – anche questo, sentito molte volte.
Lasciando stare il merito del testo (più luci che ombre), che non è oggetto di questo articolo, ho trovato straordinaria l’idea. Una comunità scolastica attiva sceglie l’educazione all’ambiente come imprescindibile e immanente all’educazione civica. Un’idea potentissima , questa, talmente potente che nel mondo che abbiamo oggi dovrebbe essere un’ovvietà.
Non sarà più possibile per i ragazzi, io credo, adattarsi all’idea che la specie dominante sul Pianeta Terra sia l’Homo sapiens, che le piante siano solo un contorno e al servizio delle specie animali, che la qualità di questa nostra vita sulla terra prescinda dal modo in cui trattiamo le altre comunità viventi.
Una conoscenza della natura, delle sue leggi e dinamiche basata sui tempi lunghi dello studio e non su simpatie momentanee, distratte e a singhiozzo, non può che portare alla realizzazione di una comunità umana multiforme, rispettosa di tutte le diversità e molto, molto più ricca di bellezza e sostanza.
A voi, ragazzi e insegnanti che mi avete accompagnato, tutta la mia gratitudine.
Sentierelsa, insieme alla ID Liceo Rodolico di Firenze, con Ufficio Guide Outdoor